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Red Hat 6.0 Beta


RedHat 6 betaSu segnalazione del blog di Karanbir Singh, ho scaricato la beta della Red Hat 6.0; Karanbir ha scritto le sue prime impressioni sui package della nuova versione, scrivo qui di seguito le mie, dopo aver installato il sistema operativo in una macchina virtuale di VMware Workstation.

La scelta dei device di installazione durante il setup è molto variegata e denota evidentemente un’attenzione agli ambienti enterprise: vengono supportati nativamente molti tipi di ambienti SAN e di soluzioni RAID.

Anche la scelta della partizione di installazione è molto più variegata della versione precedente e include la possibilità di ridurre lo spazio di una partizione esistente; non posso però verificare questa funzione durante questo test, quindi seleziono la definizione personalizzata delle partizioni, in cui il default è ext4. Creo una partizione boot, una swap e il resto sotto il root file system. Noto che è stata aggiunta una finestra che avvisa quando i dati delle partizioni stanno per essere fisicamente scritti sul disco.

Anche la scelta dei pacchetti di installazione rivela un’attenzione più agli ambienti enterprise che allo smanettone casalingo, pur non tralasciandone le necessità. Apprezzo molto la razionalizzazione dei gruppi di pacchetti, più orientata alle funzionalità dei programmi, molto più razionale della versione precedente.

Non so se sia a causa della beta, ma in questa versione la dipendenza dei pacchetti non è ancora stata definita, quindi se non si definiscono esplicitamente i pacchetti, questi non vengono installati, anche se sono stati selezionati dei pacchetti “dipendenti” (in poche parole, se selezionate gnome, ricordatevi di selezionare anche X Windows, altrimenti non funziona nulla).

Due differenze con la vecchia versione al termine dell’installazione: è ora obbligatorio creare un utente (ottimo, non si lavora come root) e selinux è abilitato per default in modo enforcing. Per disabilitare selinux basta editare

Le impressioni di lavoro in produzione sono difficili da dare su una beta appena uscita, mi limito, quindi, a fornire un elenco di verisoni di programmi distribuiti, che saranno, probabilmente, quelle con cui dovremo lavorare nei prossimi anni, se decideremo per Red Hat o CentOS:

  • Apache 2.2
  • PHP 5.3
  • Postfix 2.6 (finalmente il default al posto di sendmail)
  • MySQL 5.1
  • Postgresql 8.4
  • OpenOffice 3.1
  • Thunderbird 3.0
  • Firefox 3.5
  • Samba 3.4
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6 responses to “Red Hat 6.0 Beta”

  1. Questo post appare tre volte di seguito nella pagina.

    A parte questo, mi sai dire se come file system hanno implementato anche il supporto nativo a ReiserFS o Reiser4?

  2. Mah, uso ext4 sul PC Ubuntu di casa da quando Ubuntu l’ha messa come default e ho notato un incremento di prestazioni rispetto a ext3. Personalmente, cerco di stare sugli standard per quanto riguarda il file system, non foss’altro che, in caso di problemi, trovi più risorse che ti danno una mano.

  3. […] Red Hat 6.0 Beta Su segnalazione del blog di Karanbir Singh , ho scaricato la beta della Red Hat 6.0; Karanbir ha scritto le sue prime impressioni sui package della nuova versione, scrivo qui di seguito le mie, dopo aver installato il sistema operativo in una macchina virtuale di vmware workstation. blog: Black Pig – Maiali neri in libertà | leggi l’articolo […]

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