Letteralmente sarebbe pasta e fagioli arrostiti, ma si potrebbe anche tradurre con pasta e fagioli saltata in padella.
Questa è una ricetta che mi faceva spesso mia nonna Tina. Va chiarita subito una cosa ovvia: più c’è del grasso animale e vegetale più è saporita.
Non conosco l’origine di questa ricetta, qui viene addirittura definita pasta e fagioli alla pavese, ma non ne ho trovato tracce nei ricettari della nostra cucina locale.
Questa è la ricetta base, ma può essere integrata secondo il gusto o la disponibilità di altri ingredienti.
Dosi per 2 o 3 persone, dipende dall’appetito.
- 150g di fagioli borlotti essiccati;
- 150g di pasta corta rigata
- 50g di concentrato di pomodoro
- uno scalogno
- olio e/o burro
- aromi secondo il gusto
Mettere a mollo i fagioli essiccati 12 ore prima della preparazione.
Scolare i fagioli, risciacquarli e metterli a freddo un una pentola d’acqua.
Portare e ebollizione e lessare per 30 minuti a fuoco basso.
Nel frattempo tritare lo scalogno e metterlo in una padella con olio e/o burro e il concentrato di pomodoro. Far soffriggere lentamente lo scalogno stemperando con l’acqua di cottura dei fagioli. Opzionalmente sfumare con brandy o altro distillato.
Trascorsi i 30 minuti di cottura dei fagioli, aggiungere la pasta con una manciata di sale e proseguire la cottura assieme ai fagioli. Rabboccare l’acqua, se è il caso.
Aggiungere gli aromi al soffritto secondo il gusto: a me piace il peperoncino, ma si possono provare anche altre erbe. Quelle fresche vanno aggiunte all’ultimo momento prima di servire.
A metà circa della cottura della pasta, scolare pasta e fagioli conservando un po’ di liquido di cottura e aggiungerli alla padella del soffritto.
Terminare la cottura della pasta per riduzione aggiungendo poco alla volta il liquido di cottura e mescolando spesso per distribuire bene il condimento nella pasta.
Si può tenere da parte una porzione per il giorno successivo per poterla riscaldare al microonde o saltarla di nuovo in padella con un filo d’olio. Mia nonna la riscaldava a bagnomaria, ma la tecnologia del forno a microonde ha semplificato il tutto.
Per rendere più interessante (e meno vegetariana) la ricetta, si possono aggiungere al soffritto dei cubetti di pancetta, oppure dei pezzi di guanciale o ancora della salsiccia sbriciolata.
Al posto dello scalogno può, ovviamente, essere utilizzata una cipolla, nel caso si potrebbe aggiungere anche uno spicchio d’aglio.