Finite le ferie e si torna al leopardiano travaglio usato. Qualche considerazione sparsa senza ordine particolare.
- Creta rimane un posto stupendo, sebbene si sia un po’ troppo urbanizzata dall’ultima volta che l’ho visitata. Peccato, spero che il cattivo esempio di alcune zone dell’Italia sia da monito per i Cretesi.
- Essere scambiato due volte per Greco da persone del posto conoscendo solamente una mezza dozzina di parole fa sempre piacere 🙂
- I turisti che prendono l’aereo una volta l’anno sono veramente naif; non sono un frequent flyer da 100.000 punti/miglia sulla carta all’anno, ma certi comportamenti sono veramente spassosi. Non mi riferisco solamente all’applauso all’atterraggio.
- Per parafrasare una nota pubblicità:
- autonoleggio per sei giorni: 215€
- tre pieni di benzina: 100€
- possibilità di girare liberamente per Creta, fermarsi a prendere l’olio dai contadini sulla strada e fare 1.300 chilometri in sei giorni: senza prezzo.
- Non è vero che avevo solamente un libro cartaceo, ne ho preso un altro in aerostazione, ma ne parlerò in seguito.
- Il Cybook si è rivelato utile anche per caricare un piccolo dizionarietto di greco: utilizzarlo per questo scopo ha fatto molto Star Trek, devo ammetterlo.
- I regolamenti e le imposizioni delle compagnie aeree mi hanno rotto gli zebedei oltre ogni misura. Quaranta Euro a testa di fuel surcharge. Fila biblica per i controlli per verificare che non siamo terroristi: unita all’inesperienza di molti passeggeri mette a dura prova la pazienza. Divieto di portare liquidi a bordo: ci sono già passato e lo sapevo, ma mettere due bottiglie d’olio in stiva avvolte nel telo mare è un bel rischio, ma mi ha permesso di prendere tre bottiglie di vino allo shop dell’aeroporto e mi ha impedito probabilmente di condire a morte l’equipaggio dell’aereo (è olio d’oliva, cacchio!). Siamo stati avvisati che la compagnia avrebbe applicato fiscalmente le regole di franchigia del bagaglio (quindici chili), fortuna che non l’ha fatto con noi (trentaquattro chili in due), ma che palle!
- Creta merita il viaggio, ma la prossima volta cerco di attrezzarmi per andare in traghetto così nessuno mi tratta da presunto terrorista e posso portarmi a casa quello che voglio.
- Last but not least, aver trovato per caso quel vecchio Klingon di Antonio all’aeroporto di Creta è stata una di quelle piacevoli sorprese che ti curano qualsiasi viaggio aereo di rientro.
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