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Il Presidente di Internet


20081104_Chicago_IL_ElectionNight1258 Il sistema elettorale americano richiede che il Presidente che voglia essere eletto debba convincere la popolazione votante; è, quindi, gioco forza che i media rivestano un ruolo fondamentale nell’elezione.

La storia dei media vuole che Franklin D. Roosevelt abbia dovuto il proprio successo alla radio. John F. Kennedy è stato indubbiamente il primo presidente che ha sfruttato i potenziali della televisione. Probabilmente Barack Obama è il primo presidente che ha tratto grande sostegmno da Internet.

Questi presidenti, e i loro staff, sono stati i primi a conoscere ed esplorare le potenzialità di un nuovo media. Lo staff e gli attivisti di Obama non hanno visto Internet come “quella cosa lì dove la gente scambia film illegali e pornografia”, ma hanno capito e sfruttato sapientemente le potenzialità del mezzo.

Gli esempi di quanto deto sopra potrebbero essere moltissimi, ma credo che uno solo li valga tutti. Su Flickr l’account di Barack Obama non contiene delle immagini di propaganda, come farebbe un politicante che non conosce il mezzo, ma ci sono le foto che molti mettono su Flickr, foto personali di momenti più o meno importanti. Le ultime immagini caricate ci mostrano gli attimi dell’attesa del risultato elettorale; sono foto molto belle e molto personali che meritano di essere guardate.

Ciliegina sulla torta: le foto sono distribuite con la licenza Creative Commons Attribution-Noncommercial-Share Alike 2.0 Generic.

Aggiornamento: anche Giovanni De Matteo ha trattato questo tema in un suo articolo.

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3 responses to “Il Presidente di Internet”

  1. Concordo in pieno con la tua valutazione: sia sull’intuizione mediatica, sia sulla sua sensibilità nello sfruttare il medium. Possiamo dire che finalmente la politica si stia mettendo al passo con i tempi?

  2. Possiamo dire che la politica americana ha capito che non può giocare senza Internet. Intendendo con ciò non fare un sito con il nome del partito o del candidato e chiuderlo o abbandonarlo una volta finite le elezioni.

    Fino a pochi anni (o mesi?) fa si diceva che un buon candidato dovesse essere anche telegenico, il primo esempio e’ stato, appunto, JFK. Ora dovremmo dire che un buon candidato, almeno per le presidenziali USA, dovrà essere anche Internetgenico.

    Per quanto riguarda la nostra politica credo che siamo ancora ai livelli di “quella cosa li’ in cui ci vanno i ragazzini a fare gli sporcaccioni e si parla sempre male di noi”.

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