La Tottenham Court Rd. si è ripopolata di negozi di elettronica di consumo.
Le previsioni del tempo hanno sbagliato mira per tre giorni.
Whittard ha meno te e più caffè e cioccolato.
La mostra di Canaletto è cibo per l’anima.
Mezza Oxford St. e Regent St. a traffico solo pedonale.
I treni da/per il circondario di Londra passano ogni quarto d’ora circa, anche la sera tardi e si pagano con la Oyster.
MIND THE GAP
3×2 dei libri da Waterstones.
Cena con amici in un pub della periferia il cui proprietario è un gatto uguale a Garfield.
Star Trek è sparito dalla mega vetrina all’ingresso di Forbidden Planet. Fanno eccezione un cavatappi e un apribottiglie nel consueto stile kitsch del merchandising della saga.
La lettura di libri non è un’attività fighetta o radical-chic. I libri si acquistano e si leggono per piacere personale, non per vanità o conformismo ideologico.
Al pub The Jack Horner di Thottenam Court Rd. vendono la Blue Moon.
Gli Italiani continuano a girare per Londra in gruppi compatti di almeno 4 persone.
Il pub Prince of Wales ha solamente pie industriali.
Primo romanzo di una saga fantasy distribuito gratuitamente ai passanti con tecniche di volantinaggio il sabato mattina a Leicester Sq. per promuovere l’uscita del seguito.
A Heatrow Terminal 5 lo shop di Harrod’s è zeppo di Italiani. Uno di loro al cellulare sta dicendo “sono al negozio di Harrod’s dell’aeroporto”.
Che senso ha un libro cartaceo sull’iPad?
Nuova abitudine disgustosa: leggere le mail ad alta voce al compagno/a di viaggio quando si accende il cellulare appena dopo l’atterraggio.
2 responses to “Frammenti di un weekend londinese”
Se il libro cartaceo era scansionato e letto sull’iPad: copia di backup 🙂
Piu che altro “che senso ha l’iPad…” iniziero’ a considerarne l’esistenza quando l’autonomia passera’ le 8.000 pagine, non prima …