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Security through obscurity è MALE


Ficcatevelo in testa: nascondere (o negare) i problemi di un sistema è il peggiore dei comportamenti possibili.

La considerazione nasce, ovviamente, dalla paradossale storia che ha coinvolto alcuni studenti del MIT e un servizio di trasporti pubblici del Massachussetts. Innanzi tutto va chiarito che le persone coinvolte non sono un manipolo di malviventi, ma studenti del MIT il cui professore è Ron Rivest, la ‘R’ del RSA. Gli studenti hanno scoperto un problema nel sistema di tariffazione dei trasporti pubblici e hanno applicato le procedure descritte dalla Full Disclosure Policy (RFPolicy) v2.0. La policy prevede che chi scopre un problema di un sistema contatti per prima cosa l’autore/gestore del sistema con cui stabilisce un dialogo che ha come scopo primario la soluzione del problema.

Questa volta, anziché dar retta ai tecnici è stata prestata attenzione ai legali, i quali sono riusciti sì ad impedire che venissero rivelati gli estremi della vulnerabilità, ma non a risolvere il problema. Intendiamoci: come sono riusciti gli studenti del MIT potrebbe arrivarci chiunque altro e questa volta potrebbe non essere ispirato da nobili sentimenti. Oppure potrebbe essere che già in questo momento qualcuno stia utilizzando da tempo le falle del sistema per viaggiare gratuitamente e questo qualcuno ha ringraziato l’ufficio legale che ha bloccato gli studenti del MIT.

Se qualcuno, quindi, scopre un problema nei nostri sistemi e applica la RFPolicy, non dobbiamo rispondere con una granaiuola di cause, ma dobbiamo ringraziarlo e, magari, invitarlo a collaborare per sistemare il problema. Una volta sistemato il problema, bisogna renderlo pubblico sia per invogliare chi è coinvolto ad aggiornare il proprio sistema, sia per evitare che altri facciano la medesima scoperta e la utilizzino per scopi non proprio legali.

L’adesione alla RFPolicy da parte di una Società è sempre un comportamento coraggioso perché alcuni presunti responsabili delle PR pensano alla caduta di immagine nell’immediato e non vedono le conseguenze per l’intera Società (non solamente per la sua immagine) a lunga scadenza.

In cauda venenum: il fatto che vengano denunciate pochissime frodi informatiche al sistema bancario dipende dalla robustezza della loro infrastuttura informatica?

Aggiunta: La presentazione è stata pubblicata e vale la pena di essere consultata da qualsiasi persona che abbia a che fare con la sicurezza informatica, non solamente riguardo ai trasporti pubblici.


2 responses to “Security through obscurity è MALE”

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