E, dopo 48 ore abbondanti, non mi è successo nulla.
Trattavasi di Alpino Osella acquistato in un supermercato ben prima della data di scadenza, conservato in frigorifero (no frost, per la precisione) nella sua confezione integra e consumato 40 giorni dopo la data di scadenza impressa sulla confezione.
Dirò di più: quel formaggio mi piace maggiormente dopo la data di presunta scadenza, è più di un anno che lo mangio scaduto.
Ci sono alimenti che vanno consumati rapidamente, come, a titolo di esempio, il latte fresco, il mascarpone, il pesce. Su questo non ci sono dubbi.
Ce ne sono altri che non capisco perché abbiano una data di scadenza. Cosa succede al sale da cucina o al bicarbonato di sodio per uso alimentare dopo che scadono? Si trasformano misteriosamente in cianuro di potassio? Esplodono? Si avventano contro di me con intenti omicidi?
Quanto sopra non di certo per invitare i tre lettori di questo delirio ad ignorare le norme di igiene alimentare; ma fermarsi ogni tanto e chiedersi se abbia un senso tutto quello che viene scritto sulle etichette di quello che comperiamo potrebbe portare a qualche scoperta divertente, come la variabilità della scadenza delle bibite.
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